Inter (4-3-3): Radu; Gyamfi, Sciacca, Yao Guy, Dimarco (38' st. Miangue); Palazzi, Gnoukouri (45' st. Steffè), Rocca; Camara, Bonazzoli, Ventre (20' st. Baldini). A disposizione: Pissardo, Costa, Della Giovanna, Popa, Dabo, Crosato, Appiah, Rapaic. All. Vecchi.
Hellas Verona (4-4-1-1): Gollini; Boateng (10' st. Perini), Rossi (1' st. Riccardi), Boni, Tentardini; Bearzotti (45' st. Dagnoni), Checchin (11' st. Miketic), Guglielmelli, Speri (20' st. Moretto); Fares; Cappelluzzo. A disposizione: Ferrari, Ocelka, Gilli, Piccinini. All. Pavanel. 
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo. Assistenti: Manganelli di Valdarno e Ranghetti di Chiari. 
Note: spettatori 2500 circa fra cui l’allenatore della prima squadra dell’Inter Roberto Mancini e il dg Piero Ausilio, il presidente della Lega di Serie B Andrea Abodi ed Arrigo Sacchi; ammonito Rossi (H); angoli 4-1; recupero 0' pt. e 5' st.

PISA. Per la settima volta nella sua storia l'Inter conquista la Viareggio Cup. Lo fa battendo 2-1 l'Hellas Verona in finale a Pisa, sotto gli occhi di Roberto Mancini e Piero Ausilio. Decisivo il gol di Gyamfi al 43' della ripresa, dopo che Cappelluzzo aveva risposto a Bonazzoli. Vecchi non abbandona il classico 4-3-3, marchio di fabbrica dei nerazzurri: rispetto alla semifinale con la Roma due sole novità: Gnoukouri in mediana al posto di Steffè e Ventre (e non Baldini) in prima linea con Bonazzoli e Camara. Nel Verona manca lo squalificato Sall. Pavanel si affida a Cappelluzzo come terminale avanzato, con Fares a supporto.

 

L'Inter colpisce a freddo: passano appena due minuti, Rossi appoggia male di testa verso il portiere Gollini, Bonazzoli è il più lesto ad avventarsi sul pallone e a freddare il portiere scaligero con un delizioso pallonetto. All'alba del match, i nerazzurri si portano in vantaggio. Per l'attaccante quinto gol in quattro gare alla Viareggio Cup. 

 

La supremazia territoriale della squadra di Vecchi è netta, il Verona fatica a trovare le contromisure adatte. Al 18' l'Inter si rende pericolosa pure su calcio di punizione con Rocca, ma Gollini è attento e si rifugia in angolo. Camara sulla destra ha vita facile, il suo tiro-cross semina il panico tra i difensori dell'Hellas, il pallone sfila a lato di poco. Soltanto allo scadere del primo tempo il Verona prova a far male, ma la conclusione di Cappelluzzo si perde sul fondo. 

 

La ripresa si apre con una novità nel Verona: Rossi lascia il posto a Riccardi. Ma è sempre l'Inter a premere sull'acceleratore: Rocca impegna severamente Gollini su punizione, poi è Sciacca di testa (su calcio d'angolo) ad andare vicino al raddoppio. Pure in questo caso, però, il portiere scaligero dice di no. 

 

Sembrava un monologo nerazzurro. Poi, a sorpresa, al quarto d'ora della ripresa, il pareggio del Verona, con Cappelluzzo che di testa supera Radu sfruttando una punizione battuta dal neoentrato Miketic. Da lì in poi, per un quarto d'ora, il Verona ritrova piena fiducia nella sua manovra e costringe l'Inter sulla difensiva. Addirittura i ragazzi di Pavanel danno l'impressione di riuscire a prendere in mano il match. Poi l'Inter torna alla carica attorno alla mezz'ora con un fendente di Palazzi da fuori area che Gollini respinge in volo. Questo è il primo segnale della riscossa nerazzurra che porta all'episodio decisivo. Quando la gara sembra avviata ai supplementari infatti l'Inter trova la rete che decide la finale: sul tiro di Rocca a giro il super portiere Gollini compie l'ennesima prodezza ma sulla ribattuta Gyamfi non perdona e sigla il 2-1, regalando la Coppa Carnevale alla squadra di Vecchi.