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65° edizione





19.02.2013
CAMPO BASE: L’ANDERLECHT DOMINA UNA LAZIO OPACA
LAZIO-ANDERLECHT 4-5 (dopo i rigori)

LAZIO (4-3-1-2): Strakosha; Pollace, Vilkaitis, Serpieti, Filippini; Antic (1' st. Ilari), Falasca, Crecco; Cataldi (36' st. Silvagni); Rozzi (31' st. Tonkara), Keita. All. Bollini.

ANDERLECHT (4-4-2): Roef; Rivituso (38' pt. D'Alberto A.), Heylen, Mbemba, Lukaku; Tarfi, Dendoncker, Daf, Diarra; Acheampong, Soumare (36' st. Henen). All. Peeters.

Arbitro: Piscopo di Imperia.

Note: spettatori 250 circa; ammoniti Pollace, Ilari, Cataldi, Keita, Diarra, Acheampong; angoli 2-6; sequenza rigori: Heylen (A) gol; Silvagni (L) parato; Henen (A) gol; Falasca (L) gol; Lukaku (A) gol; Vilkaitis (L) gol; Mbemba (A) parato; Tonkara (L) gol; Acheampong (A) gol; Keita (L) gol; Tarfi (A) gol; Pollace (L) parato.


Sotto il sole d'inverno brilla molto di più l'Anderlecht rispetto alla Lazio, sbaglia molto in fase conclusiva, ma alla fine dal dischetto il destino gli sorride e grazie agli errori di Silvagni e Pollace. Belgi avanti meritamante con un fraseggio facile e ficcante senza disdegnare di innescare il fratello d'arte Jordan Lukaku in fascia sinistra. Un fisicone da cavallo di razza che spazza l'aria dove passa. Intorno a lui una squadra organizzata nei movimenti e nelle marcature. La Lazio patisce in avvio questa disposizione tattica dove la variabile Diarra è un coltello nel fianco della difesa azzurra. Motorino perpetuo dai piedi buoni e rapidi nello scambio.
Sono proprio i lilla ad avere la prima chance del vantaggio con la girata (9') di Heylen, un difensore, che Strakosha neutralizza d'istinto. Questo assaggio di partita sarà poi la trama per tutti gli interi 90'.
L'atteso Keita non ne azzecca una, ben marcato da Mbemba. Disinnescato l'elemento più pericoloso, alla Lazio non resta che contenere i lilla sempre pronti ad affondare sulle due fasce. Solo alla mezzora Rozzi si libera bene a sinistra, ma il suo sinistro è debole e fuori misura. Tutto qui il bottino azzurro, contro i tentativi di Diarra, Soumare e il dirompente Lukaku.
Anche nella ripresa i belgi tengono il pallino in mano a piacimento. Arrivano perfino a scambi ravvicinati in area laziale, manca loro solo il bomber che chiuda la partita. Comunque ci prova Acheampong dalla distanza e la risposta di Strakosha è portentosa seppur con l'aiuto della traversa (28' st).
Si mette in mostra anche il piccolo Tarfi che sguscia da ogni parte, ma l'occasionissima capita al lungo Daf, che dopo vari tentativi in inserimento si trova davanti al portiere laziale: controllo e tocco ravvicinato, ma ancora sull'estremo difensore (41' st).
Quindi si va ai rigori dove Roef annulla il primo tiro di Silvagni e l'ultimo di Pollace, ma nel mezzo c'è il giallo della palla, che battuta da Acheampong, batte sulla traversa e poi schizza sulla schiena di Strakosha senza toccare in terra. Bollini scatta dalla panchina come una molla, vorrebbe l'annullamento, ma la Rai conferma la dinamica già descritta.
Anderlecht ai quarti con estremo merito. Forse la miglior squadra vista finora a Viareggio. Del resto non è una novità la valenza del calcio belga, questa è solo una conferma.


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