Rete: 30' pt. Bende Bende (M).

MILAN (4-3-1-2): Gori; Calabria, Pacifico, Simic, Tamas; Mastalli, Modic, Benedicic; Bende Bende (24' st. Pinato); Petagna, Vido (30' st. Fabbro). (Ferrari, Piccinocchi, Iotti, Di Molfetta, De Santis, Saporetti, Cernigoi, Pedone, Barisic, Aniekan, Livieri). All. Inzaghi.

ENVIGADO (4-4-2): Londono S.; Tello, Mosquera Se.,Gomez, Londono D.; Moreno (31' pt. Delgado), Gonzalez, Mosquera Ju. (25' st. Cardona), Rubio; Arango, Espinosa (1' st. Zapata). (Jimenez, Castrillon, Franco, Mosquera). All. Ramirez.

Arbitro: Cifelli di Campobasso.

Note: espulsi Ramirez (allenatore dell'Envigado) al 47' st., Rubio (E) al 47' st., Zapata (E) e Cardona (E) dopo il fischio finale; ammoniti Tello (E), Simic (M), Mosquera Ju. (E), Vido (M), Pinato (M), Arango (E), Gonzalez (E).

Il Milan supera di misura l'Envigado e vola in semifinale alla Viareggio Cup. Alla squadra di Inzaghi basta una rete di Bende Bende alla mezz'ora del primo tempo: il numero 8 rossonero insacca di testa dopo una percussione di Vido dalla sinistra. I colombiani deludono le aspettative, creano poco e spezzano più volte il gioco con interventi duri (a volte anche oltre il limite consentito). Il Milan va subito vicino al vantaggio con un colpo di testa di Vido salvato sulla linea da Mosquera. Londono blocca prima un tiro debole di Petagna e poi una punizione violenta di Modic. Nel finale di primo tempo Simic non inquadra la porta di testa e Bende Bende conclude troppo debolmente, consentendo il recupero in extremis di Tello. Stesso copione nella ripresa, coi rossoneri troppo spreconi: Mastalli non trova la porta in contropiede, poi Pinato si fa parare un rigore da Londono. Un errore grave, perché a quel punto il match poteva considerarsi chiuso, togliendo ogni speranza ai colombiani, i quali sono invece tornati sotto con una pressione potente ma disordinata. Col passare i minuti è aumentato pure il nervosismo, al punto che nei minuti finali sono stati espulsi il tecnico dell'Envigado Ramirez ed il centrocampista Rubio, rei di continue proteste. Dopo il triplice fischio rosso pure per Zapata e Cardona.