10.02.2015
IL PUNTO 7: INTER E FIORENTINA AVANTI TUTTA; FUORI LE STRANIERE
Contro un campione non puoi commettere errori ed ora lo sa bene Bagatini Marotti, difensore centrale della Rappresentativa di Serie D. Il suo colpo di testa verso il proprio portiere Dini ha innescato lo scatto del bomber Bonazzoli con tocco sotto sull'estremo difensore e quindi l'appoggio in rete che apre e fissa il risultato in favore dei nerazzurri. Gol pulito e semplice, all'interno di un match maschio e dove i giovani dilettantti hanno saputo tenere testa a lungo ai blasonati avversari.
(FOTO INTER)
Nei quarti la sfida sarà contro il sempre più sorprendente Pescara che ha eliminato i belgi del Genk con una rete di Monni nella ripresa. Il gruppo di Oddo (nella foto sotto l'esultanza a fine gara negli spogliatoi) dimostra di partita in partita che questo Torneo sembra fatto su misura per le caratteristiche degli abruzzesi.
La Roma classificatasi come ultima delle sedici, ha trovato passo e orgoglio per battere un rivale quotato come il Palermo. Un ottavo di grande spessore tecnico e agonistico, ricco di gol, insomma una sfida che poteva tranquillamente valere una semifinale. Ha aperto le ostilità un elemento atteso come Vestenicky, poi il pari spettacolare dei rosanero con l'eurogol di Bentivegna (attuale capocannoniere della 67a Viareggio Cup), quindi la firma di un altro nome pesante come quello di Di Livio. Gara in altalena tanto che il Palermo trova di nuovo il pareggio con Di Maggio. Quando i rigori sembravano nell'aria ecco il sigillo di Di Mariano con un tiro dalla distanza. Ora sotto con l'Atalanta capace di un recupero portentoso per poi vincere ai calci di rigore. Che partita è stata, scintillante e quasi decisa con il doppio vantaggio granata, poi incerta dopo il gol di Parigi. Il Torino che aveva trovato un aiuto inatteso da parte di Kresic (autorete), e che pure sul raddoppio ci mette lo zampino anche se viene attribuito a Rosso autore del tiro-cross poi deviato in porta. Ma è lo stesso Kresic a firmare il pareggio facendosi perdonare le due deviazioni nella propria porta. Alla fine ci ha pensato il portiere Merelli che para tre rigori su quattro. Scattante e decisivo.
La Fiorentina si toglie il pensiero del Psv Eindhoven soltanto nel secondo tempo, ma in precedenza c'è stato un primo tempo a suon di pali: tre dei viola e uno anche per i biancorossi. Dopo tanti rischi gli olandesi si devono arrendere prima a Minelli e poi a tempo scaduto a Gondo. Partita difficile, combattuta come nelle previsioni, ma i viola di Guidi hanno fatto un buon possesso palla e costretto gli orange ad aprire varchi dove puntualmente hanno costriuito l'accesso ai quarti. Stesso risultato per lo Spezia (miglior attacco del torneo con dodici reti) ai danni del Cesena. Le firme sono di Miocchi nel primo tempo e di Russo su rigore nella ripresa. Match duro con tre espulsi: il Cesena ha chiuso in nove e lo Spezia in dieci. Sarà il campo base di Viareggio a vivere la sfida tra i bianconeri spezzini e la corazzata viola.
Lascia anche il Bruges a cui il Napoli ha riservato un trattamento da squadra d'élite in quel di Monterotondo. A dare il là alle danze ci ha pensato subito Anastasio che ci ha provato talmente gusto che si è ripetuto alla mezz'ora. Belgi ingabbiati nella ripresa e solo raramente pericolosi. Ai partenopei tocca così l'Hellas Verona che ha sciupato un penalty nel primo tempo con Cappelluzzo (parato dal genoano Prisco) e si è fatto trascinare, tra un batti e ribatti, dal Genoa fino al 90' e quindi al crudele destino dei calci di rigore. Crudele però solo per i rossoblù di Fasce che cedono per 4-3. Il Verona resta comunque l'unica squadra ancora che non ha subito reti alla Viareggio Cup. Ed è un bel viatico in vista del quarto di Altopascio.
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