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67ª edizione





12.02.2015
IL PUNTO 8: VESTENICKY RISPONDE A BONAZZOLI. FIORENTINA, MAGIA MINELLI

L'Inter viaggia col vento in poppa e sulle sue vele soffia sempre forte la classe del bomber Bonazzoli. Dopo aver deciso il match degli ottavi contro la Rappresentativa di Serie D, si è ripetuto nei quarti contro il Pescara aprendo e chiudendo la partita da par suo. Nel mezzo dello show ecco gli exploit del nerazzurro Palazzi e il rigore abruzzese di Moreira Barbosa. Inter in semifinale e con grande merito. Il primo tempo ha visto una prevalenza netta dei ragazzi di Vecchi che hanno rischiato pochissimo. Più vivace la ripresa con tre reti ad impreziosire la cronaca e soprattutto il peso specifico di un futuro campione come Bonazzoli (nella foto sotto di #FCIM).

 

 

A San Giuliano Terme è andata in onda una partita di alto spessore tecnico. La Roma ha fatto valere una capacità decisionale a centrocampo superiore alla media e l'Atalanta un po' ha patito la rapidità di circolazione di palla di cui si avvalevano i giallorossi. Ed è da un'azione nata sulla destra con cross perfetto che il bomber slovacco Vestenicky sfrutta d'istinto con un sinistro secco a mezza altezza. Tempismo e rapidità, binomio vincente. Sul fronte bergamasco la stessa cosa non sa esprimere Ranieri, che mette a lato un'occasione d'oro. Rimedia ad inizio ripresa il tecnico Bonacina inserendo il gigante francese Napol in attacco. Detto e fatto: dopo 25 secondi il suo appoggio in rete è perfetto. Tutto da rifare e la Roma dà segni di insicurezza arretrando il baricentro. Atalanta che insiste con palle lunghe sulle due torri Parigi e Napol e cerca di far male nel gioco aereo. Per fortuna Vestenicky bilancia le occasioni. Una lotta tra bomber sui fronti opposti, ed è proprio il giallorosso a raccogliere una corta respinta di Merelli e a regalare la semifinale ai baby di De Rossi. Sabato a Viareggio sarà una sfida tra giganti.

 

L'altra semifinale è un affare tra la Fiorentina e il Verona. Il 3-0 dei viola allo Spezia non lascia spazio a recriminazioni, se non un contatto dubbio in area viola tra Gondo e il bomber bianconero Umar. Per il resto l'organizzazione del gruppo guidato da Guidi ha prevalso sul piano del possesso palla e della costruzione del gioco offensivo che come terminale aveva spesso e volentieri Gondo (nella foto sopra mentre si scatta un selfie col compagno Bangu). Il vantaggio dei gigliati è un capolavoro a base di tocchi di tacco. Prima è Gondo ad avvitarsi indirizzando la palla sul fondo e qui entra in campo l'acrobata Minelli (nella foto sotto mentre risponde "a colpi di selfie" dalla spiaggia versiliese insieme a due compagni viola) che si distende in volo con direzione opposta alla porta e con un tacco-suola all'indietro sorprende il portiere Brozzo che mai si sarebbe aspettato un simile gesto tecnico. Ne è valso l'estremo tentativo di Ceccaroni per togliere quella palla impossibile dalla porta. Una magia bella e buona, una di quelle che arricchiscono l'intera Viareggio Cup.

Lo Spezia comunque reagisce sul piano fisico e prova a risalire, ma resta all'asciutto, salvo cedere di schianto nel finale di partita sotto le segnature di Chiesa e di Dabro, quest'ultimo appena entrato da pochi minuti. Partita comunque piacevole sul piano agonistico da cui lo Spezia esce sconfitto, ma conferma di essere una delle più belle realtà del calcio Primavera italiano. Sogna la Fiorentina e pensa al lontano 1992, stagione dell'ultimo trionfo. Prima della finale di Pisa c'è il serio ostacolo dell'Hellas Verona (nella foto sotto di Francesco Grigolini-Fotoexpress l'esultanza scaligera) che ha avuto la meglio ai rigori contro il Napoli.

Scaligeri dotati di una organizzazione di prim'ordine, capaci di trasformarsi proprio nei momenti clou dell'anno e una semifinale della Viareggio Cup fa parte sicuramente del top stagionale. In evidenza ancora una volta il portiere Gollini, che ha parato tre penalty al Napoli (nella foto sotto di Francesco Grigolini-Fotoexpress uno dei suoi decisivi interventi). Gollini, 20 anni il mese prossimo, ha alle spalle già partite in Serie A e si sta confermando tra i migliori del ruolo, se non addirittura il migliore. Poco Napoli, un po' imbastito nel fraseggio e meno pungente del solito in attacco, ma di fronte aveva l'unica difesa ancora imbattuta di tutto il Torneo. Il Verona su questo piano è davvero temibile e può essere la mina vagante nel quartetto delle elette.




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