19.02.2018
COPPA CARNEVALE, LO STORICO PRIMO GOLDEN GOL: 25 ANNI DOPO PARLA L'AUTORE GIACOMO LORENZINI
Qualcuno ricorda il golden gol nella storia del calcio azzurro? È un ricordo che gronda di delusione: campionati europei del 2000 in Olanda, finalissima contro la Francia. Trezeguet punì gli azzurri ai tempi supplementari (minuto 103) e la partita finì lì (2-1). Il golden gol (o morte improvvisa) era una formula decisa dalla Fifa sette anni prima e poi andata in archivio dal 2003. E sapete qual'è stato il primo confronto in una manifestazione internazionale deciso al golden gol? Milan-Padova, semifinale della Coppa Carnevale del 1993, partita disputata il 20 febbraio - era un sabato - allo stadio dei Pini di Viareggio, venticinque anni fa, come domani (martedì 20 febbraio 2018).
L'autore dello storico primo golden gol si chiama Giacomo Lorenzini, classe 1973: attualmente è allenatore della formazione Under 16 del Chievo Verona, dopo una buona carriera professionistica iniziativa nelle giovanili del Cecina (la cittadina in provincia di Livorno dove è nato), proseguita nel Milan e terminata un bel po' di anni dopo avere fatto il giro d'Italia, nell'Eccellenza veneta al Villafranca Veronese, società nella quale Lorenzini ha cominciato anche la sua carriera di allenatore.
Buongiorno, siamo dell'ufficio stampa della Viareggio Cup: stiamo cercando Giacomo Lorenzini...
«Eccomi qua».
La cerchiamo perché un quarto di secolo fa, lei ha segnato un gol importante non solo per la storia del Torneo di Viareggio.
«Mi fa piacere che lo ricordiate: mi immagino che sia quello contro il Padova in semifinale».
Proprio così.
«In quella semifinale segnai una doppietta: per me era un momento magico, visto che ero entrato anche nel giro della Nazionale Under 21. Il Torneo di Viareggio mi diede una ribalta incredibile. Peccato non averlo vinto...».
Ma torniamo alla storica semifinale, la prima decisa con il golden gol contro il Padova dove c'era un giovanissimo e promettente Alessandro Del Piero.
«Se non ricordo male, andammo in svantaggio in apertura di partita (gol di Legati, n.d.r.) ma già nel primo tempo, su cross del mio compagno di squadra Selvaggio siglai il gol del pareggio. Il risultato rimase in bilico fino ai tempi supplementari quando sempre su cross di Selvaggio, stavolta di piede riuscì ad anticipare i difensori, mi sembra Zattarin, realizzando il gol decisivo».
Proprio così, 12' del primo tempo supplementare, gol di Lorenzini e partita finita.
«Una gran bella soddisfazione: il Milan tornava in finale dopo parecchi anni. Io ero contento ma al tempo stesso combattuto perché dovevo rispondere alla convocazione della Nazionale Under 21 che il martedì successivo doveva giocare in Portogallo, una partita di qualificazione ai campionati europei di categoria».
Quindi niente finale.
«Proprio così: risposi alla convocazione, da una parte felice per il possibile debutto nella Nazionale Under 21, dall'altra dispiaciuto di non poter disputare la finale. Tra l'altro se non ricordo male ero anche in testa alla classifica dei cannonieri di quell'edizione (confermiamo, n.d.r.)».
Però la finale, Giacomo Lorenzini la giocò lo stesso.
«Esatto, visto che la prima finale disputata il lunedì finì 0-0 e dovette essere ripetuta: il Milan rimase in dieci dopo pochi minuti per l'espulsione del portiere Samsa, ma riuscì a resistere alla pressione dell'Atalanta (allenata, aggiungiamo noi da Cesare Prandelli, n.d.r.)».
E allora che cosa successe?
«Fu un vero tour de force: la Nazionale Under 21 giocò martedì sera, perdemmo 2-0, io debuttai nel secondo tempo (entrò al posto di Orlandini, n.d.r.). Il Milan fece di tutto per farmi essere presente alla ripetizione della finalissima che si sarebbe giocata mercoledì pomeriggio».
In che senso?
«Rientrammo tardi dal Portogallo con i colleghi nella Nazionale ma una volta giunto alla Malpensa a Milano, con un volo privato su un aereo del cavalier Silvio Berlusconi e della Fininvest, accompagnato da Adriano Galliani e da Ariedo Braida, arrivai all'aereoporto di Pisa dove ad attendermi c'era un'auto messa a disposizione del presidente del Pisa, Romeo Anconetani, per accompagnarmi allo stadio dei Pini di Viareggio: arrivai in tempo... Da una parte ero soddisfatto di scendere in campo, dall'altra mi dispiacque per il mio compagno di squadra, Daniele Guerzoni, che avrebbe dovuto scendere in campo al mio posto. In pratica gli sfilai la maglia che stava per indossare...».
Aggiungiamo un piccolo particolare. Guerzoni era in campo nella prima finale, ma dopo 6 minuti venne sostituito perché era stato espulso il portiere Sasma: il 12°, Colombo, prese il posto dell'attaccante. Il Milan perse la ripetizione della finale per 2-0.
«Io feci fatica ad entrare in partita: la stanchezza di quel tour de force aereo si fece sentire. L'amarezza per la sconfitta venne in parte mitigata dal premio per il capocannoniere del Torneo, che condivisi con il mio compagno di squadra Davide Dionigi».
Venticinque anni fa...
«Il tempo passa ma mi fa molto piacere di essere ancora ricordato per quel che ho fatto al Torneo di Viareggio: avevo già giocato l'edizione del 1992, sempre con la maglia del Milan ma perdemmo in semifinale con la Fiorentina. La Coppa Carnevale è stata una bella vetrina per la mia carriera».
Ricordiamo per la cronaca il tabellino della storica semifinale decisa con il primo golden gol.
Milan-Padova 2-1
Milan: Samsa, Traversa, Quattrini, Marni, Moro, Zappella, Billio, Pallanch, Lorenzini, Selvaggio, Dionigi (Colombo, Sadotti, Sarcinella, Cozza, Liperoti). All. Viscidi-Maldera.
Padova: Novello, Lagati, Petiziol, Cardini, Siviero, Zattarin, Bonaventura, Maran (19' s.t. Cartini), Del Piero, De Franceschi (35' s.t. Tagliapietra), Ferrara. (Cecchinato, Morello, Tomezzoli). All. Pezzato.
Arbitro: Piretti di Ravenna.
Reti: Lagati al 2', Lorenzini al 40' del p.t.; Lorenzini al 12' del p.t.s. (golden gol).
Note: spettatori 2500. Espulsi Ferrara al 16 s.t. per somma di ammonizioni e Siviero al 44' s.t. per fallo di mano da ultimo uomo. Ammoniti Moro e Lorenzini.
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