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Curiosità
Viareggio Cup





03.03.2018
VIAREGGIO CUP, QUANDO LA MONETINA DECISE IL TORNEO
Qualcuno ricorda partite decise alla monetina, quando non c'erano i rigori o il golden gol a determinare chi dovesse vincere un torneo o superare un turno? In Italia, la partita più nota con questo "genere" di decisione, è la semifinale dei campionati europei del 1968 - disputati nel nostro Paese - quando gli azzurri di Ferruccio Valcareggi ebbero la meglio al sorteggio contro la Russia vincendo il titolo superando la Jugoslavia nella doppia finale. Ma prima di quell'evento la monetina numero uno sancì invece l'eliminazione dell'Italia dalla finale olimpica del 1960 contro la Jugoslavia.
 
Ma veniamo alla ricorrenza in tema di Coppa Carnevale, ora Viareggio Cup, una settimana prima del via dell'edizione numero 70. Il 3 marzo 1965 la finalissima fra Genoa e Juventus, che due giorni prima era stata sospesa al 3' del secondo tempo (0-0 il punteggio), finì sul 2-2 al termine di un confronto spettacolare: vantaggio bianconero di Antonioli, ribaltamento del Genoa con Corucci e Petrini, definitivo pareggio di Massari. I tempi supplementari non cambiarono il risultato e per regolamento - visto che non erano previsti i rigori - si andò al sorteggio che fu benevolo nei confronti del Genoa. In quel Genoa c'erano il portiere Tarabocchia (poi per molto tempo detentore del record di imbattibilità nel campionato di Serie A) e Aldo Agroppi in prestito dal Torino; nella Juventus, Coramini, Zandoli e Furino. Quest'ultimo e Agroppi si ritrovarono poi da avversari-capitani nel derby della Mole.














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