La
Fiorentina ha celebrato ieri – all’insegna dell’Amarcord – ll mezzo secolo dalla conquista del secondo scudetto della sua storia: era l’11 maggio 1969 quando i viola ebbero la matematica certezza della vittoria. Un successo che affondava le radici nella valorizzazione dei giovani, la Fiorentina yé-yé che solo tre anni prima, era il 1966, ottenen per la prima volta la
Coppa Carnevale superando nella finalissima il Dukla Praga per 2-0 in una delle partite rimaste nella memoria collettiva degli appassionati per lo sterminato numero di persone presenti allo stadio dei Pini, con tribuna coperta e gradinata strapiena e file e file di sportivi attorno al campo.
Furoni Migliorini e Chiarugi a segnare i gol del successo. Della formazione viola, guidata da Andrea Bassi che conquistò il ‘Viareggio’, cinque giocatori – tre anni dopo – fecero parte della squadra campione d’Italia, quattro titolari fissi (il difensore Ferrante, i centrocampisti Esposito e Merlo, l’attaccante Chiarugi) e una riserva tuttofare (Cencetti). Insomma una Fiorentina scudettata con una spruzzata di salmastro.