17.03.2017
ARRIETA GIRAMONDO, DAL REALITY AGLI USA E POI ALLA VIAREGGIO CUP
Qualcuno se lo ricorderà sicuramente, per altri invece quel volto e quel nome non provocherà particolari emozioni guardando il giovane tecnico della formazione americana dell'Athletic Union, debuttante alla Viareggio Cup. In ogni caso, quel giovane coach - al secolo Cristian Arrieta - ha fatto un pezzo di storia nel mondo del calcio&spettacolo&reality d'Italia: Arrieta, è stato uno dei protagonisti di 'Campioni' il reality show televisivo che vide per protagonista la formazione del Cervia allenata da Francesco 'Ciccio' Graziani nel campionato regionale di Eccellenza in Emilia Romagna. «È stata un'esperienza particolare – ricorda ancora oggi Arrieta, italiano naturalizzato portoricano – che alla fin fine ha finito per allontanarnmi dal calcio vero. Sì, è un piccolo rimpianto, perché quel reality ha regalato solo una gloria effimera. Il dopo è stato tutto da costruire: se qualcuno pensava che fosse il trampolino di lancio per una carriera nel pallone ha fatto male i conti, il reality è stata un'arma a doppio taglio, gli addetti ai lavori hanno pensato che il calcio vero non mi interessasse più ma non era vero. Io ho continuato a giocare in C e D, poi sono venuto negli Stati Uniti nella Major League».
NELLA FOTO: ARRIETA CON GLI ALTRI DUE VINCITORI DEL REALITY SHOW 'CAMPIONI' STAGIONE 2004-05
E proprio in America, Cristian Arrieta sta costruendo con grande passione e con tanta voglia di imparare la sua carriera da allenatore. «Alla Viareggio Cup – ricorda – avevo debuttato già due anni fa, guidando i ragazzi del L.i.a.c. New York. Il gruppo di quest'anno, l'Athletic Union, intendo dire, è una selezione di tanti giovani promettenti: non abbiamo avuto molto tempo per diventare una squadra, le lacune soprattutto dal punto di vista tattico spesso affiorano proprio per la mancanza di abitudine nel giocare assieme. Il calcio giovanile americano ha grandi potenzialità ma pecca ancora di ingenuità. In ogni caso sono convinto che il movimento sia sulla buona strada per crescere».
NELLA FOTO: ARRIETA...IERI
Domani (sabato 18 marzo) la formazione dell'Athletic Union si troverà di fronte i russi dello Zenit San Pietroburgo al campo sportivo in sintetico del "Cavanis" di Capezzano. «Per carità – spiega ancora Arrieta – non c'è alcun connotato di confronto politico in questa partita, non parlate di sfida fra i ragazzi di Trump e quelli di Putin: è solo ed esclusivamente calcio, pensiamo a giocare e a divertirci. Dopo avere incassato due sconfitte nelle prime gare vorremmo lasciare il Torneo con un risultato positivo». Il futuro di Cristian Arrieta sarà dunque nel pallone...con un sogno nel cassetto: trovare un posto da allenatore in Italia. «Anche da secondo, andrebbe bene – conclude – io ho ancora tanto da imparare ma la voglia di apprendere e di confrontarmi con chi sa più di me, non mi manca».
NELLA FOTO: ARRIETA...OGGI
|