15.03.2017
DALLA PATAGONIA ALLA VIAREGGIO CUP PER SEGUIRE IL CAI
Non è una storia da libro Cuore, ma gli assomiglia molto per la passione (in questo caso sportiva) che gronda da ogni parte: sorbirsi la bellezza di 15mila chilometri, dalla Patagonia-Terra del Fuoco a Viareggio per seguire e raccontare le gesta dei ragazzi argentini del Cai allenati dall'ex fantasista dell'Inter Sixto Peralta. Una sorta di simil 'dagli Appennini alle Ande' (scritto come il libro 'Cuore' da Edmondo De Amicis) alla rovescia che ha come protagonista il giornalista argentino Jorge Lopez. «Volevo venire - ha raccontato con un misto di italiano e spagnolo - perché ho sempre sentito parlare del Torneo di Viareggio e non mi potevo far sfuggire l'occasione del debutto del Cai. Tra l'altro ho ammirato molto diversi giocatori italiani che hanno fatto la storia del calcio del vostro Paese, da Oriali a Tardelli, da Conti ad Antognoni».
L'avventura, destinazione Viareggio, di Jorge Lopez è cominciata con un primo viaggio in auto, dalla Terra del Fuoco, l'estremo Sud dell'Argentina, destinazione Buenos Aires: dalla capitale del suo Paese in aereo fino a Madrid, dove per qualche giorno è stato ospite di un amico, non mancando di dare un'occhiata al 'Santiago Bernabeu', il tempio del Real Madrid, la squadra europea per la quale Jorge Lopez stravede. Da Madrid in aereo sino a Roma, anche qui facendo tappa da un amico argentino che allena in Italia. A Fiumicino, Jorge Lopez si è unito alla comitiva del Cai che stava per trasferirsi in Toscana. Poi è arrivato a Viareggio, la meta promessa. «Ne valeva la pena essere vicini a questi ragazzi - ha concluso il simpaticissimo giornalista argentino - sono convinto che daranno il massimo non solo per onorare la maglia ma anche per dimostrare il loro valore: il tecnico Peralta, che in Italia già conoscete e avete apprezzato come giocatore, è molto bravo». Come dire, una passione senza confini per il calcio, per il Cai e per la Viareggio Cup.
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